Il Collage secondo Thomas Hirschhorn

Il lavoro di Thomas Hirschhorn, artista svizzero di fama mondiale nato nel 1959,  si pone come una riflessione artistica politicamente impegnata sulla realtà contemporanea. L’uso di un’ampia varietà di tecniche e media come la scultura, il video e l’installazione, ma anche di materiali quotidiani come nastro adesivo, cartone, plastica, carta, e di materiale visivo appartenente alla nostra società mediatica, ne contraddistingue lo stile unico e pienamente riconoscibile.

Fare un collage è semplice e non richiede molto tempo. E’ un’attività divertente, ma allo stesso tempo è considerata sospetta proprio perché troppo semplice, troppo veloce. Fare un collage non sembra abbastanza rispettabile, ha qualcosa di immaturo. E’ questo il motivo per cui i collage sono considerati  perlopiù un’attività spensierata e sciocca a cui si dedicano i bambini.

Ma un collage oppone resistenza : sfugge al controllo persino di chi l’ha fatto. Fare un collage ha sempre a che fare con la mancanza di controllo. Non c’è nessun altro mezzo espressivo che abbia un così grande potere esplosivo. Un collage è carico e rimane sempre esplosivo. Di fronte a un collage rimango spesso senza parole. L’obiettivo di un artista è proprio quello di rendere durevole questo ‘sguardo attonito'”

“It is simple to make a collage, and it can be done quickly. It is fun to make a collage and at the same time it is considered suspicious because too simple, too fast. It seems not respectable enough or immature. This is why collages are mostly a playful and silly children’s activity.

But a collage is resistant. It escapes control even of the one who made it. Making a collage always has to do with headlessness. There is no means of expression with such a great explosive power. A collage is charged and always remains explosive. I often stand dumbstruck before it, and precisely, as an artist, it is a matter of enduring this ‘looking dumb'”

 

fonte: Corriere della Sera – copertina dell’inserto settimanale La lettura di domenica 5 giugno 2016